Utilizzando i titoli di alcune pitture
MORENA ORO
compie,in esperimento e ispirazione,una sorta di “collage poetico”,la cucitura dei termini,
dando nuovo significato e struttura ad un “corpus”fondamentale  della ricerca.

 

 

 

 

 

L’INVERECONDA OSTINAZIONE ESULE

 

Il mio amore ha una bocca che urla

come un intero serraglio,

i miei giorni sono locuste

e ogni cosa è un crimine immobile.

 

Per scongiurare la tua bellezza

-sei aurora e dirupo-

non guardarmi!

Piccola anima curva, detonazione,

strategia della caduta!

 

Il tuo corpo è dolce vilipendio,

abbraccia il mio pianto feroce.

Queste bestie – chimere- ci regalano

sorrisi sconcezze e bisbigli.

 

Tutto il mondo mi vuole avvelenare

e il tuo silenzio è una voragine illuminata.

Due corpi sono una cattedrale,

due milioni di corpi sono

la deriva bianca della luna .

 

Sia maledetta la bellezza!

Lunga vita alla bellezza!

E’ un’illuminata piccola supremazia

questo glorioso senso di rapimento che divora,

tutto il mare del mondo

non può ingoiare il nostro naufragio.

 

La notte è fatta per sanguinare

ed è sempre bello il calvario.

Il tuo forsennato amore da mattatoio

è la conservazione della carne mia traditrice.

 

Felici siamo imperdonabili!

Noi siamo la nave fantasma,

voi siete i lupi.

La felicità è una cosa che striscia,

scimmiottando la nera grazia del creato

ci esalta l’ebbrezza della cavia.

 

Siate i lupi, si.

Inghiottitemi mentre dormo.

Reietta è il termine giusto

per questa carne pingue

d’amore in pasto ai corvi,

nessuna resurrezione per i bambini cattivi.

 

Gloria alle manie che divorano il nostro cuore,

brucio all’inferno…anzi no… vivo,

vampa, tu sei la verità non io,

feconde ardono le violazioni

dentro sconfinati diesis irae.

 

Vedi, mandano bestie come giorni,

in questo mondo mortale

solo una nave è onnipotente arcadia,

la costante amputazione dei sensi

è nel quarto decalogo dei bellissimi abbracci.

 

In queste perniciose stridule crocifissioni

inesorabile è il peccato

dei demoni sotto chiave,

la loro persecuzione eccellentissima

fa della carne bellezza di sacrosanta stortura.

 

Avremmo dovuto rovesciarci il mondo addosso

ma tante inique passioni tutte insieme fanno la giostra,

la culla, l’educazione, il salvadanaio

e la costrizione della farfalla – la bellezza.

 

Siate clementi con l’universo orrendo.

Il nostro cielo è distorsione

e l’apocalisse ti dona poiché

le tranquillità mangiano i cuori.

 

L’insaziabile pellegrino ha torto.

Sei misantropia carnefice del bene voluto.

Una piccola musica notturna,

la camera dell’estasi

e domani, il vezzo fiammeggiante:

grande rapimento in trionfo!

 

Il diseredato nel santo abbandono

del mondo forsennato diviene il feritore.

La pazza nella tremula ribellione

ultima alla psicostasia urla:

ho chiamato la nostra casa giovinezza!

E questo il nostro ultimo nome:

Amore gigante.